TRANSUMANZA

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martedì 30 marzo 2010

Batosta meritatissima per la sinistra!

Viverealtrimenti, come sanno coloro che seguono questo blogmagazine con una certa regolarità, non tratta molto di politica. Tuttavia qualche considerazione, di tanto in tanto, credo possa essere spesa.
A margine di neolitiche appartenenze ideologiche, dell’essere ideologicamente di destra o di sinistra, in una prospettiva manichea peculiarmente italiana che faremmo bene a relegare nel novecento, credo che la nuova sconfitta elettorale della sinistra in Italia sia stata del tutto meritata. La sinistra italiana si ostina difatti a non avere delle idee, a non avere programmi, come sostiene lo stesso Beppe Grillo che, con la sua lista, si è pregiato di aiutare la destra in più di un frangente in queste ultime elezioni regionali.
In compenso, ha continuato ottusamente a focalizzarsi su di un unico bersaglio: “Silvio Berlusconi”. Io mi chiedo quante lezioni servano alla stolta intelligentsia di sinistra per capire che ossessionare gli italiani con Silvio Berlusconi, italiani che hanno problemi molto pratici e molto seri che nelle passate legislature la sinistra non e’ stata minimamente in grado di affrontare, rappresenti una strategia politicamente perdente.
Ho avuto il piacere/raccapriccio di seguire, su internet, Rai per una notte, alla vigilia di queste regionali. Io oramai non sono più molto avvezzo alla tracotanza ed agli atteggiamenti stolidamente blasè di coloro che continuano a considerarsi “intellettuali di sinistra” e dunque non ho potuto non avere un moto di compassione per Santoro, Travaglio, lo stesso Benigni. Gad Lerner lo ricordavo, francamente, meno rattrappito ma la persona su cui voglio spendere appena due parole di critica è Luttazzi.
Trovo che il suo intervento a Rai per una notte sia stato quanto di peggio la sinistra potesse partorire alla vigilia di queste elezioni. Il cattivo gusto ed un’attitudine che credo qualunque essere senziente, non ottenebrato ideologicamente, possa definire semplicemente “teppistica” l’hanno fatta da padrona. Patetica la partecipazione emotiva, sopra le righe, del popolo bue presente in sala, che ancora non ha adeguatamente spostato le lancette del proprio orologio, non avendo capito che è questo modo barbaro di far politica ad “essere finito” non, come diceva Luttazzi, Silvio Berlusconi, che continua ad incassare vittorie per i loro continui travasi di bile.
Un’inquadratura iniziale del viso di Luttazzi ne proponeva un’espressione che io definirei, senza eufemismi, da psicopatico e l’intero suo intervento trovo sia stato nulla più di un delirio di una persona psicologicamente disturbata. Puntuale in diversi passaggi (è chiaro che conosca il suo mestiere) ma è notorio che anche persone diagnosticate psicotiche, quando non schizofreniche, possano dar prova di eloquio brillante, di acume e grande lucidità, al punto da mettere in crisi gli stessi psichiatri.
L’uscita di Luttazzi sugli sgravi fiscali del governo Berlusconi alle donne che si depilino le vagine, in diretta continuità con alcune allusioni alle “troie” ― ovvero ad alcuni scandali che la sinistra becera ha anche tentato di utilizzare in occasione delle precedenti elezioni, di maggio 2009 (solo per perdere ancora) — credo rasenti davvero il reato penale.
La battuta successiva, stando alla quale alcune donne avrebbero perplessità a radersi la vagina perché “fa molto minorenne” ed il commento successivo: “appunto”, può rappresentare difatti una chiara allusione a tendenze pedofile del nostro premier.
Io credo che il termine “minorenne” sia stato suggerito a Luttazzi (non credo ci sia arrivato da solo) per evitare, come si suol dire, di “tirare troppo la corda” perché è del tutto noto che la vagina senza peluria sia peculiare delle bambine più che delle minorenni.
Ricordo una lontana intervista che feci ad un ragazzo che aveva avuto un’esperienza di detenzione nel carcere di Marsiglia. Mi raccontava che, un giorno, l’intera struttura entrò in grande subbuglio. Correva voce che avessero arrestato un pedofilo (pédophile, in francese) e che lo stavano trasferendo in una cella di isolamento per preservarlo dal supplizio che gli avrebbero riservato gli altri detenuti. Questi, al passaggio dello sventurato, sbattevano i bicchieri metallici sulle sbarre e urlavano, ruggivano inferociti: pédophile. Alle urla seguivano minacce del tipo: prima o poi dovrai uscire dalla tua cella, prima o poi qualcuno di noi ti sorprenderà da solo e allora ti taglierà la gola!
La pedofilia è una delle perversioni peggiori dell’essere umano e chi ne è, suo malgrado, affetto, vive in una condizione di grave isolamento e discriminazione, finanche, anzi soprattutto, in quello che è il ricettacolo di reietti ed emarginati: il carcere dove i pedofili sono reietti tra i reietti e devono essere scrupolosamente protetti dal personale carcerario (non solo a Marsiglia) per non andare incontro ad episodi di inaudita ferocia.
Alludere con l’irresponsabile leggerezza di Luttazzi ad una tragedia come la pedofilia, accostandola alla figura di un premier che è stato costantemente bersagliato con illazioni riguardo alcune “irregolarità” della sua vita privata e sessuale è puro teppismo, inqualificabile volgarità e, di fatto, grave diffamazione.
Una sinistra che applaude ad un figuro del genere, che continua a portare in seno questa ed altre serpi merita di perdere e di riperdere. L’intelligentsia di sinistra credo debba fare un minimo ammenda riguardo le modalità con cui ha contestato gli avversari politici fino ad oggi, rendersi se non proprio presentabile (impresa ardua allo stato attuale delle cose) almeno “non querelabile” e poi, auspicabilmente, provare ad avere alcune idee da proporre in un confronto civile.

Post cugini:
Tutta la solidarietà a Silviotto dallo Sri Lanka

LUNA PIENA --- Martedi 30 marzo 2010 --- da Ajahn Munindo

I discepoli del Buddha
sono pienamente svegli
giorno e notte immersi
nella gioia del non nuocere.


Dhammapada strofa 300

Il non nuocere può non sembrare una grande conquista ma immaginate
come sarebbe il nostro mondo se tutti fossero inoffensivi. Immaginate
come si sentirebbe il nostro cuore se tutti i nostri impulsi fossero
innocui. I discepoli del Buddha sono già pienamente risvegliati. La
loro naturale disposizione è di dimorare in uno stato in cui sorgono
solo pensieri inoffensivi, dove non c’è mai intenzione di causare
sofferenza. La nobile lotta di coloro che percorrono il sentiero verso
il risveglio conduce all’onesta consapevolezza della malevolenza, del
risentimento e dell’amarezza. Non appesantiamo la lotta rifiutandoli.
Gradualmente la nostra pratica ci equipaggia con la capacità di
incontrare questi impulsi in modo inoffensivo. Il non nuocere è anche
compassione.

Con Metta

Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

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sabato 27 marzo 2010

Presentazione della proposta di legge d’iniziativa popolare per il riconoscimento giuridico delle comunità intenzionali.

Segnalo a tutti gli interessati la possibilità di raccogliere le firme unitamente ad altre iniziative di carattere referendario che potrebbero essere organizzate in futuro a livello nazionale su temi quali, ad esempio, un nuovo “no” al nucleare.
I dirigenti nazionali del partito “Sinistra, Ecologia e Libertà” hanno espresso la loro disponibilità ad allestire insieme a Conacreis e Rive (la Rete degli ecovillaggi italiani) i tavoli per la raccolta delle firme.
La proposta mi sembra particolarmente interessante, perché ci consentirebbe di utilizzare una presenza più capillare e risolverebbe il complesso problema della reperibilità di persone abilitate ad autenticare le firme dei cittadini.
Vi informo di questa possibile futura collaborazione per correttezza e trasparenza e anche per dare un ampio preavviso ai soci e agli amici che si sarebbero assunti l’onere di organizzare la raccolta delle firme per la nostra proposta di legge. In caso di accordo per iniziative referendarie, eventualmente anche con altre forze politiche, sarà infatti opportuno concordare una doppia presenza ai tavoli.
Sarà un impegno considerevole per tutti noi, ma pur sempre meno gravoso rispetto alle previsioni, considerato che avremmo dovuto fare tutto da soli, oltre a trovare le persone in grado di autenticare le firme.
Per quanto mi riguarda penso si tratti di una buona soluzione, basata sul presupposto di una collaborazione su temi referendari, che esclude dunque un nostro coinvolgimento diretto in iniziative di carattere esclusivamente politico.
Il prossimo obiettivo, appena archiviati i risultati delle vicine elezioni amministrative, sarà la definizione di accordi più precisi inerenti gli aspetti organizzativi, fino alla stesura di un calendario di iniziative alle quali tutti noi potremo partecipare per seguire la raccolta delle 50.000 firme necessarie per la presentazione della nostra proposta di legge.
Appena possibile vi aggiornerò anche della possibilità di procedere, in contemporanea all’iniziativa di carattere nazionale, della possibilità di presentare analoghe proposte di legge regionali: in seguito ai possibili accordi futuri con dirigenti politici nazionali, i consiglieri che saranno eventualmente eletti in alcune Regioni potrebbero collaborare con noi per la presentazione di proposte di legge per il riconoscimento regionale delle comunità intenzionali.
Questa è una prospettiva che non avevamo preso in considerazione perché ci sembrava troppo impegnativa rispetto alle nostre risorse.
Ritengo che questa potrebbe essere un’opportunità interessante, da valutare a partire dal prossimo aprile, prima con un confronto nell’ambito dei nostri organi esecutivi ed eventualmente anche in sede di assemblea generale.

Un saluto, un abbraccio e buon lavoro a tutti.

Il Segretario nazionale Conacreis
Roberto Sparagio (Coboldo Melo)

martedì 23 marzo 2010

La Città della Luce: Newsletter Marzo 2010.

Cari Amici,
innanzitutto un saluto ai membri del Consiglio Direttivo del Conacreis che si sono riuniti alla Citta' della Luce dall'11 al 12 marzo 2010.
Erano presenti, dal Nord al Sud dell'Italia:

Elfo Frassino
, Federazione di Damanhur, (Piemonte) Presidente del CONACREIS,
Orango Riso, Federazione di Damanhur, Direttore della Scuola Olistica Nazionale del Conacreis,
Anugrah, Associazione La Via delle Nuvole Bianche (Piemonte) Segretario tesoriere del Conacreis,
Fiorella Rustici e Michele Riefoli della Associazione Coscienza e Salute (Milano),
Umberto Carmignani,Presidente della Citta' della Luce (Marche),
Narya Paolo Tosetto di Ananda Assisi, Direttore di Ananda Edizioni (Umbria),
Amerigo Festa, Avvocato, Presidente della Associazione United Being Project (Campania).

Un caro saluto anche agli amici toscani che hanno frequentato il Seminario di Costellazioni Familiari in Garfagnana.




Vi ricordiamo, come di consueto, i nostri prossimi appuntamenti


Seminario di Costellazioni Familiari e Sistemiche: La Guarigione delle Radici

Il Seminario che si sarebbe dovuto tenere Sabato 20 e Domenica 21 Marzo 2010 a Rivera, in Svizzera è stato annullato a causa di un grave problema familiare da parte degli organizzatori.
Siamo tutti vicini ad Alessandro e alla sua famiglia in questo doloroso e delicato momento in cui la sua cara mamma sta lasciando il corpo e ci auguriamo che questo passaggio possa avvenire nel migliore dei modi.
Coloro che avevano intenzione di partecipare e che hanno già versato la caparra possono averla indietro, oppure possono tenerla valida per la partecipazione al seminario di Ornago, il week end successivo.

Sabato 27 e Domenica 28 Marzo 2010 a Ornago (MB)
presso il Centro Manipura, Via Roncello 4/b
per info: Mariella Albanese: cell. 338.9221262 manipuraornago@gmail.com


Seminario di Primo Livello Avanzato: Miti, Simboli e Archetipi


Sabato 3, Domenica 4 e Lunedì; 5 Aprile 2010 a Ripe (AN)

Seminario di Primo Livello Reiki Metodo Usui: l'Arte della Guarigione

Sabato 10 e Domenica 11 Aprile 2010 a Ripe (AN).

Seminari di Ayurveda, Kinesiologia e Fiori di Bach

Muryabhyangam - Articolazioni e catene Muscolari

sabato 23 e domenica 24 marzo


Corso residenziale di Primo Livello Ayurveda (sei giorni)


da sabato 3 a giovedi' 8 aprile

Corso di Primo Livello Ayurveda in tre weekend

sabato 3 e domenica 4 aprile
sabato 1 e domenica 2 maggio
sabato 5 e domenica 6 giugno


Il corpo e le emozioni, bionergetica muscolare e Chakra - Kinesiologia olistica


sabato 10 e domenica 11 aprile

Fiori di Bach e Acque di Luce. Vibrazione e interazione tra uomo e natura

sabato 10 e domenica 11 aprile


Corso di massaggio ayurvedico della donna in gravidanza e del neonato


sabato 27 e domenica 28 marzo
sabato 17 e domenica 18 aprile


Corso Beauty Ayurveda -Trattamenti del viso, della testa e degli occhi. Bellezza dentro e fuori.

sabato 24 e domenica 25 aprile

Kalari - Massaggio dei marma con i piedi

sabato 24 e domenica 25 aprile

Vi segnaliamo inoltre i seguenti film-documentari


Zeitgeist - The movie e' una produzione indipendente senza fini di lucro, da poco disponibile con sottotitoli in italiano.
Zeitgeist tenta di far luce su:

1.L'origine delle religioni e di come queste siano sin dai tempi piu' remoti efficenti sistemi di controllo sociale.
2.Le stragi dell'11 settembre, la creazione del nuovo "mito" moderno del terrorismo, la paura come strumento di controllo delle masse.
3.Le attivita' delle banche centrali e dei grossi finanzieri che controllano i nostri soldi, il nostro futuro, un'elite che promuove guerre e crisi finanziarie, con lo scopo ultimo di creare un governo unico mondiale.

Zeitgeist: Addendum e' un web film non profit del 2008, diretto, prodotto e distribuito da Peter Joseph ed e' il secondo capitolo di Zeitgeist, the Movie.
Il film parla della Federal Reserve negli Stati Uniti, della CIA, delle corporation americane e altro, concludendo con la presentazione del Progetto Venus, creato dall'ingegnere sociale Jacque Fresco.
In accordo con Peter Joseph, il film ha come scopo di localizzare le radici della dilagante corruzione sociale, offrendo allo stesso tempo una soluzione.
In conclusione Addendum sottolinea il bisogno di eliminare ogni barriera che divide gli uomini e individua i passi concreti da fare per contribuire alla costruzione di un nuovo mondo


Vi auguriamo un Buon Viaggio nella Vostra Vita

Lo Staff della Citta' della Luce

sabato 20 marzo 2010

Bal Ashram: Newsletter, Marzo 2010.

Cari amici,
ecco il momento dell'anno in cui puntuale ci assale un vortice di emozioni vista la partenza di Baba Harihar Ramji, il ritorno di tutti i volontari a casa per l'arrivo del caldo e la necessità di pianificare molte cose prima del ritorno in Italia il mese prossimo.
Le ultime settimane sono state tra le più impegnative dell'anno ma con notevoli passi avanti sul fronte di tutti i progetti. La presenza di Babaji e l'impegno a presentare la realtà dell'ashram al di fuori delle sue mura ha attirato l'attenzione dei media locali e nazionali, nonché avvicinato delle nuove valide persone che dimostrano sincero interesse a partecipare alle nostre attività. Coinvolgere risorse umane locali è ciò che permette all'ashram di crescere qualitativamente e di mettere radici profonde in seno alla società cui vuole rivolgersi .I volontari presenti, alla luce di questa nostra esigenza, hanno condiviso, quando possibile ed utile, le loro conoscenze e professionalità, specialmente con le donne del progetto Shakti.
Il progetto Shakti è giunto al termine del suo primo corso ma già le ammissioni per quello nuovo sono numerose. Questi primi tre mesi sono stati un successo. Chi si è distinto per impegno e bravura ha già cominciato a lavorare su commissione per il negozio dei sarti che insegnano al corso, Nituji e Rakeshji. Entrambi hanno stilato un minuzioso programma delle materie di insegnamento così da rendere più completo il corso di cucito anche con ricamo ed altre competenze creative . Visto i risultati abbiamo deciso di destinare uno spazio solo per questo progetto che si sposterà dall'aerea della scuola a quella dell'ashram. Una vecchia aula dell'Anjali school verrà sistemata secondo le necessità e nuove macchine da cucire e da ricamo professionali verranno acquistate.

Pochi giorni fa c'è stato l'esame finale in cui ognuna ha preparato un book con la raccolta dei modelli realizzati e le tecniche apprese. Babaji ha incontrato il gruppo di donne, e le ha motivate a continuare il lavoro cominciato.
Un medico del reparto di ostetricia dell'ospedale universitario è stato coinvolto nel Progetto Shakti, organizzando delle visite ginecologiche e facendo informazione alle giovani donne.
Queste, conoscono poco del corpo femminile e le più giovani ignorano completamente anche le nozioni più elementari. La dottoressa è stata disponibilissima e soprattutto molto dolce e comprensiva con le adolescenti che timidamente si sono fatte avanti.
L'anno scolastico (2009-2010) sta quasi per terminare: la prima settimana di maggio ci saranno gli esami annuali prima della chiusura estiva fino alla prima settimana di luglio.
Tra le nuove persone che si sono avvicinate all'ashram per donare il proprio tempo c'è un'insegnante di canto tradizionale indiano che ha chiesto di poter insegnare ai bambini della scuola un pomeriggio alla settimana.
Dall'altra parte del fiume, ogni giorno decine di uomini lavorano per portare a termine il prima possibile il goshala preposto all'accoglienza delle mucche. I lavori procedono rapidi e per molti giorni l'ashram si è svuotato sia dello staff che dei volontari presenti per riuscire a terminare la maggior parte della costruzione prevista prima dell'arrivo del gran caldo.
L'atmosfera di questa terra è magica e se dall'ashram ammiriamo rigeneranti albe, dall'eco park gustiamo pacificanti tramonti.

Un nuovo arrivato all'ashram attira e cattura l'attenzione e l'affetto di tutti. Il giorno prima di Maha Shivaratri la nostra mucca Lakshmi ha partorito un bellissimo vitellino tutto nero con uno zoccolo bianco. Per noi è stato un grande insegnamento osservare la cura con cui questo evento è stato vissuto ed aspettato. I ragazzi più grandi hanno dormito vicino alla mucca tutta la notte per accudirla ed essere presenti in caso di bisogno. Il parto è avvenuto senza problemi e in un clima, per noi, di inaspettata trepidazione.
A breve, quando il goshala sarà terminato Lakshmi e famiglia si trasferiranno nell'eco park.
Nel frattempo ci gustiamo la loro presenza, che ci fa riassaporare quello che ancora è oggi uno dei rapporti più stretti ed intimi che si vive nei villaggi: la mucca e l'uomo. Ogni giorno ci dona quasi 20 litri di latte (10 al mattino e 10 alla sera). I bambini, appena possono, fanno a gara, per poter pulire la piccola stalla, spazzolare la mucca, nutrirla e soprattutto mungerla!

A presto, Camilla e Lorenzo, Bal Ashram - Varanasi

mercoledì 17 marzo 2010

Insieme per un mondo migliore: ecologico, pacifico, etico, consapevole.

VICENZA, Sabato 27 marzo 2010 ore 15.00
Presso "Presidio permanente NO DAL MOLIN", località' PONTE MARCHESE (VICENZA)


Incontro-dibattito
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “I CREATIVI CULTURALI.”
PROIEZIONE DEL FILM “OLOS L’ANIMA DELLA TERRA”
Ingresso libero


Come hanno dimostrato le ricerche illustrate nel libro I Creativi Culturali (Xenia edizioni) e nel sito www.creativiculturali.it, in Italia e in altri paesi un numero sempre più consistente di persone mostra particolare sensibilità verso i valori della pace, dei diritti umani, dell'ambiente, della qualità della vita, delle relazioni consapevoli e costruttive, della crescita personale e spirituale. Chiamiamo Creativi culturali coloro che mettono maggiore coerenza e impegno in tali direzioni, e sono tutt’atro che pochi, assommando a circa il 35% della intera popolazione.

PROGRAMMA

15.00 Davide Martinello – Presidente ‘Presidio permanente NO DAL MOLIN’
Saluti di benvenuto
15.15 - Nitamo Montecucco, Presidente del Club di Budapest Italia e Direttore del Villaggio Globale di Bagni di Lucca
L’urgenza di un cambiamento planetario e il “Progetto globale” del Club di Budapest

15.45 - Enrico Cheli, Docente di Sociologia e ProRettore alla cooperazione, pace e intercultura dell’Università di Siena
I risultati delle ricerche internazionali sui creativi culturali e la situazione italiana

16.15 – Dibattito

16.45 - COME SVILUPPARE IL POTENZIALE COLLETTIVO DEI CREATIVI CULTURALI

Interventi:

Elfo Frassino, Presidente CONACREIS
Luca Bordoli, Coordinatore social network creativi culturali
Claudio De Santis Medico omeopata
Willy Maurer, Coordinatore rete holon
Barbara Ceschi, Responsabile connecting people
Patrizia Saterini Edizioni Il Punto d’incontro

17.30 – INTERVENTI E PROPOSTE DAL PUBBLICO
18.00 - Proiezione del Film Olos, l’Anima della Terra
19.30 Conclusioni
19.45 Cena e socializzazione informale

lunedì 15 marzo 2010

LUNA NUOVA --- lunedì 15 marzo 2010

La libertà dalla sofferenza è pari
alla libertà dall’intenzione
di causare dolore.
Non c’è vera grandezza
se non c’è dominio sulla rabbia.


Dhammapada strofa 390

L’indignazione può dare una sensazione di grandezza. Ma è una
grandezza colma di sofferenza. Il fuoco e il fumo svaniscono e noi
vediamo il danno causato dalla parola e dall’azione senza freno. Gli
altri sono rimasti feriti e noi lasciati soli a sopportare il
rimpianto e il rimorso. Starsene sdraiati al sole può essere
piacevole; i dolci e i dessert possono essere invitanti ma l’apparenza
dissimula la loro realtà. Il fatto che sembrino buoni non li rende
buoni. L’impeto di rabbia sembra energizzante ma quell’energia ha un
costo. Nel seguirla accumuliamo debiti. Possiamo pensare di aver
ragione nel prendere posizione ma l’errore sta nel come la teniamo. Se
siamo seri nel voler essere liberi dalla sofferenza desidereremo
essere consapevoli anche della più sottile intenzione di fare del
male.

Con Metta

Ajahn Munindo

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domenica 7 marzo 2010

Comunicazioni di servizio in una serena domenica di Marzo.

Due comunicazioni: una sul fronte italiano ed una su quello indiano.
Alchemilla Vulgaris, responsabile del villaggio fruttariano a Nemi, di cui ho parlato qualche mese fa, mi ha fatto sapere che sta cercando un altro luogo più adatto per riprendere l'attività, momentaneamente sospesa. Il progetto si chiama GanEden ed Alchemilla è ora in cerca di investitori o persone che abbiano già un
terreno e vogliano mettersi in gioco.
Chiunque fosse interessato può iniziare a visitare il blog www.giardinodieden.blogspot.com.

Sul fronte indiano segnalo un altro blog, creato di recente per l'Alice Project.
Del Progetto Alice ho parlato all'incirca un anno fa nel post Il bivacco e la vetta. I contenuti del post sono stati anche pubblicati su Terra Nuova, nel numero di marzo, con il titolo Alice nel paese di Gandhi.
Il progetto, ideato e realizzato da Valentino Giacomin, si impernia sulla creazione di scuole (al momento se ne contano due, importanti, in India, cui stanno facendo seguito altre due in via di realizzazione ed iniziative simili stanno prendendo corpo in altri paesi) in cui venga utilizzato un metodo pedagogico particolarmente avanzato. Nelle scuole del Progetto Alice viene valorizzato il patrimonio di “verità” comune a tutte le religioni ed il dialogo interreligioso, tecniche di visualizzazione, di meditazione ed altre tecniche che favoriscano la “crescita integrale” dei bambini ed i migliori contributi della psicologia del profondo e della psicologia transpersonale.

venerdì 5 marzo 2010

La visione dell'uomo nella psicosintesi

Cito di seguito l'articolo dell'amico Fabio Guidi (insieme a me nella foto), autore di Iniziazione alla psicosintesi e fondatore della Comunità di Hodos, di cui ho recentemente ospitato una newsletter. L'articolo è stato ripreso dal sito www.riflessioni.it
Fabio:

Ogni psicologia prevede un’antropologia, vale a dire una visione dell’uomo. La prima cosa da dire in proposito è che, per la Psicosintesi, la coscienza individuale è semplicemente un riflesso di un’unica Coscienza Universale. Tale posizione è condivisa da qualsiasi approccio della «psicologia transpersonale», cioè di quel nuovo sviluppo della psicologia che si apre alla dimensione spirituale dell’esistenza.
Nell’essere umano il campo della Coscienza arriva a restringersi progressivamente, per cui l’individuo perde sempre più il contatto con la sorgente originaria del suo essere, è cacciato dal Paradiso Terrestre. Quanto più l’uomo riduce il suo campo di coscienza, tanto più la sua visione delle cose è parziale e distorta; ma non solo: oltre a non sapere chi è e che cosa vuole,tanto più appare infelice e incapace di amare.
All’interno di questa visione, la Psicosintesi si prefigge il compito di ampliare la coscienza dell’individuo, «integrando» parti sempre più ampie del Sé.
In che modo? Per offrire un quadro di riferimento utile a delineare con una certa chiarezza il cammino di crescita personale, la Psicologia Transpersonale ha elaborato un «modello» dello ‘spettro’ della coscienza, vale a dire del suo raggio di attività e di manifestazione, dai livelli più ristretti e patologici a quelli più sani ed evoluti.

Il seguente grafico mostra – in forma semplificata - una suddivisione essenziale, che si basa su tre livelli preceduti dallo Stato Indifferenziato, o psicotico, e seguiti dallo Stato Perfetto, la Coscienza dell’Unità. In questo grafico, a destra della linea trasversale si colloca tutto quanto rimane inconscio, ciò che viene percepito come non sé.
Nella parte inferiore del grafico troviamo il «Livello Sub-egoico», un livello, cioè, dove l’Ego, la struttura che delinea l’immagine di sé, presenta una condizione deficitaria, di disadattamento, dalla nevrosi più o meno grave alla vera e propria crisi psicotica.
Il Livello Sub-egoico è definibile tale perché indica una condizione in cui manca un «centro» capace di orientare in maniera univoca la vita dell’individuo, che appare, così, schiavo delle diverse e contrastanti parti di sé (in psicosintesi ‘subpersonalità’).
A questo stadio, l’individuo presenta i tipici bisogni carenziali, della sicurezza, dell’appartenenza e dell’autostima. Ciò prevede un trattamento psicoterapico. La linea tracciata in obliquo indica il confine che divide ciò con cui l’individuo s’identifica e ciò che rimane fuori dal campo della sua coscienza. La «persona» è la maschera esteriore e cosciente, oltre la quale si nasconde tutto ciò che rientra nel campo del rimosso, che Jung definisce la nostra «ombra» e che deve essere reintegrato nell’identità del sé, fino a raggiungere un soddisfacente adattamento egoico.
Il «Livello Egoico» occupa la parte centrale del grafico e riguarda l’individuo mediamente adattato, l’homo normalis, sufficientemente ‘centrato’. Un individuo del genere non è perseguitato dal proprio rimosso, ma non è ancora in contatto con le proprie energie più vitali e creative. Per questo motivo, è insidiato da un disagio particolare definibile come «frustrazione esistenziale», cioè quella più meno vaga mancanza di senso, dovuta alla negazione del vero sé in nome del falso sé. Il lavoro terapeutico tenderà a raggiungere il vero stato di «salute», che si esprime attraverso il piacere che nasce da un corpo vivo e vibrante e la carica energetica che scaturisce dall’intimità e dalla autenticità delle nostre relazioni. Questo stato di salute, che la Psicologia Transpersonale definisce ‘del centauro’, consiste nella ritrovata unità della mente con la sensibilità profonda del corpo, ricomponendo la frattura che aveva delineato il confine dell’Ego in quanto ‘cavaliere che guida il cavallo’. Il Livello Egoico costituisce il campo d’azione della Psicosintesi Personale.
Il raggiungimento di tale risultato, senza dubbio importante, non esaurisce tuttavia la potenzialità evolutiva dell’essere umano. Alcuni individui, pochi, avvertono una spinta verso uno sviluppo ulteriore, una spinta pervasa da un’inquietudine particolare di fronte alla caducità di ogni aspirazione «umana»: il fallimento, la solitudine e, in ultima analisi, la morte sono le situazioni limite dell’esistenza di ogni uomo. Posto di fronte a questi limiti, l’uomo la cui coscienza è pervenuta al «Livello Trans-egoico», desidera la completa realizzazione di sé in senso spirituale, vale a dire la definitiva ‘guarigione’, la liberazione, il risveglio ultimo, la pace. Il Lavoro spirituale, che è il campo d’azione della Psicosintesi Transpersonale, lo porterà - se troverà in sé le sufficienti risorse - ad abbattere anche l’ultimo confine, quello che lo divide dalla Coscienza dell’Unità.
Come vedremo, questo modo di concepire l’essere umano ha, naturalmente, profonde ripercussioni riguardo alla pratica effettiva della psicosintesi. Ogni livello, ad esempio, richiede un approccio particolare: il rafforzamento dell’Io, lo studio di sé o la mortificazione dell’Ego.
In definitiva, la linea di confine separa, ad ogni livello, la propria identità cosciente (ciò con cui siamo identificati) con strati più o meno ampi di «inconscio». La prossima volta analizzeremo come, all’interno di una visione psicosintetica dell’uomo, il concetto stesso di ‘inconscio’ debba essere esteso.

Fabio Guidi

mercoledì 3 marzo 2010

La Città della Luce: Newsletter Marzo 2010.

Un caro saluto agli amici che hanno partecipato al Laboratorio su Autorealizzazione e Relazione di Coppia presso il Centro Manipura di Ornago!

Cari Amici,
Finalmente si comincia a sentire aria di primavera! In questo numero della Newsletter della Città della Luce troverete i seguenti argomenti:

* Prossimi Seminari di Reiki e Costellazioni Familiari
* Al Via la Scuola Olistica
* La Figura Professionale dell'Operatore Olistico
* Formazione Reiki
* Formazione Ayurveda
* Formazione in Costellazioni Familiari

Seminario di Primo Livello Reiki Metodo Usui: l'Arte della Guarigione
Sabato 6 e Domenica 7 Marzo 2010 a Ripe (AN).


Seminario di Costellazioni Familiari e Sistemiche: La Guarigione delle Radici
Sabato 13 e Domenica 14 Marzo 2010 in Garfagnana (LU), presso il Centro Reiki White Rabbit.

Per informazioni:
Alessia Balducci cell 3286231487; alessiabalducci@hotmail.com
Maria Luisa Grosso cell 3397955934; marialuisagrosso@alice.it

Sabato 20 e Domenica 21 Marzo 2010 in Svizzera
presso il Centro Reiki Namaste'

Per informazioni:
Alessandro Pawlowski cell. 0041.79.5475666 alessandrop@bluewin.ch

Sabato 27 e Domenica 28 Marzo 2010 a Ornago (MB)
presso il Centro Manipura, Via Roncello 4/b

Per informazioni:
Mariella Albanese: cell. 338.9221262 manipuraornago@gmail.com

APRILE 2010

Seminario di Primo Livello Avanzato: Miti, Simboli e ArchetipiSabato 3, Domenica 4 e Lunedi' 5 Aprile 2010 a Ripe (AN)

Seminario di Primo Livello Reiki Metodo Usui: l'Arte della Guarigione
Sabato 10 e Domenica 11 Aprile 2010 a Ripe (AN).

Al Via la Scuola Olistica!

Gli studenti di Reiki e di Ayurveda possono usufruire di una sanatoria e ricevere la qualifica di Operatore Olistico riconosciuto dalla Scuola Olistica Nazionale.
Una buona, anzi ottima notizia, dopo anni di lavori di preparazione, sta per concretizzarsi il progetto della Scuola Olistica, sotto l'egida del Conacreis e con il sostegno di numerose associazioni in tutta Italia.
Potete leggere la stesura semi-definitiva del Regolamento della Scuola, che richiedera' ancora un piccolo intervento in occasione dell'assemblea dei soci nel mese di marzo 2010.
Per diventare Operatore Olistico, secondo i dettami delle normative europee, occorrono 1200 ore di didattica teorico-pratica ed e' necessario superare degli esami.

Sanatoria

In via del tutto eccezionale, proprio in virtu' di questa fase preliminare, e' possibile accedere ad una sanatoria riservata agli studenti delle scuole fondatrici.
Quello che possiamo anticiparvi e' che tutti coloro che hanno frequentato i corsi presso La Citta' della Luce, (e che sono in regola con il pagamento della quota associativa per l'anno 2010) e sono interessati a ricevere la qualifica di Operatore Olistico riconosciuto dalla Scuola Olistica Nazionale possono farne richiesta fin d'ora presso la nostra segreteria.
Le richieste verranno valutate previa la presentazione di un curriculum e un colloquio personale.

Il Titolo

Il Titolo di Operatore Olistico ovviamente non ha in questo momento valore giuridico, in quanto la figura dell'operatore olistico in discipline bio-naturali non e' ancora prevista e regolamentatata dall'ordinamento giuridico italiano, ma resta comunque un riconoscimento che potra' essere fatto valere in futuro, quando, ci auguriamo, il nostro lavoro otterra' pieno riconoscimento.
L'Operatore Olistico puo' comunque lavorare regolarmente con partita IVA e figurare iscritto presso la Scuola Olistica Nazionale e' comunque garanzia di serieta' e affidabilita'.

L'Operatore Olistico

Cosa bisogna fare per diventare Operatore Olistico? Una bella domanda, semplice eppure assai complessa.
Seguire corsi e seminari, leggere e studiare a casa, sostenere periodicamente incontri e colloqui di verifica, totalizzare un numero adeguato di ore di formazione, questa e' la prassi.
Nella Scuola Olistica della Citta' della Luce e' possibile seguire tre differenti percorsi di Formazione, Reiki, Ayurveda e Costellazioni Familiari.
Nella Formazione Reiki l'obiettivo e' quello di conoscere qualche elemento della storia e della filosofia dell'oriente, il pensiero e la vita del Buddha, la storia di Usui, il Sutra del Cuore.
Ovviamente anche la filosofia dell'occidente non e' da trascurare, soprattutto quella greca...
Inoltre e' importante conoscere e comprendere, almeno in parte, le teorie della fisica e dell'astronomia, dalla composizione della materia al concetto di energia, dalla teoria del Big Bang alla teoria dell'atomo, del campo quantico, della stringa, degli universi paralleli...
Anche la conoscenza del funzionamento biologico e psicologico dell'essere umano e' fondamentale per una pratica efficace e consapevole della disciplina.
Anche se non siamo medici ne' psicologi (ma alcuni di noi lo sono!) dobbiamo conoscere con sufficiente precisione i meccanismi che regolano il nostro comportamento.
Ci verranno in aiuto la chimica e la biologia, la fisica e l'anatomia, la fisiologia, la psicologia e la psicopatologia, materie che verranno trattate da esperti e che riguarderanno tutti i corsi di formazione.
Dobbiamo conoscere la psicosomatica e la metamedicina.
Ma la Psicologia Transpersonale sara' quella che praticheremo attraverso la Teoria degli Archetipi e il Viaggio dell'Eroe, passaggio obbligato dell'aspirante Operatore Olistico attraverso i Miti, le Fiabe, i Simboli e gli Archetipi.
Esperti Astrologi ci condurranno nel mistero dello Zodiaco, vero catalogo di personalita' e subpersonalita', essendo il Tema Natale per l'Operatore Olistico come la radiografia o la tac per il medico.
Non possiamo conoscere davvero chi abbiamo davanti finche' non vediamo i suoi pianeti, gli aspetti, le case.
Il Naturopata osserva l'iride, per il medico ayurvedico e' impossibile la diagnosi e la terapia senza il Tema Natale, cosi' per noi Operatori Olistici l'Astrologia e' come la Radiologia, la Tomografia Assiale Computerizzata: e' fondamentale nella comprensione profonda della persona che abbiamo davanti, e' la conoscenza esatta del come del dove del quando e del cosa sta agendo all'interno di colui o colei che ci ha scelto per compiere una tappa in piu' del suo viaggio.
Fondamentale quanto e piu' dell'Astrologia sara' la capacita' di rappresentare i sistemi (dalla famiglia all'azienda) ma soprattutto di conoscere un metodo di fronte al quale dobbiame cessare di fare ipotesi, congetture o emettere giudizi, valutazioni, interpretazioni di fronte alle domande del nostro cliente che vuole sapere perche' ha un sintomo e cosa significa.
Basta mettere in scena, lasciare agire e restare aperti alla manifestazione della verita'.
Non c'e' psicosomatica che tenga, di fronte all'Approccio fenomenologico abbandoniamo l'umana presunzione di saper dare una spiegazione razionale e scientifica agli eventi, e ci esponiamo al Mistero.
E infine occorre molta pratica, molte ore trascorse a contatto con altri esseri umani, ascoltando empaticamente, sentendo, vibrando in sintonia, tentando di comprendere il profondo mistero che e' dentro ognuno di noi, trattandolo sempre con rispetto e delicatezza.
Materie di studio comuni a tutti gli indirizzi
Verranno proposti durante l'anno seminari tenuti da professionisti del settore
Verranno via via indicati i libri di testo di riferimento

Elementi di Cosmologia e Astrofisica
(Le Origini dell'Universo dal Big Bang ai Giorni Nostri)

Astrologia
(Segni, Case, Pianeti, Aspetti, Interpretazione del Tema Natale)

Elementi di Fisica, Chimica e Biologia
(Le Basi Biologiche del Comportamento: Atomi, Molecole, Cellule)

Elementi di Anatomia e Fisiologia
(Il Funzionamento del Corpo Umano:Organi, Apparati, Sistemi)

Elementi di Psicologia, Psicopatologia e Psicologia Transpersonale
(Origini e Storia della Coscienza)

Elementi di Psicosomatica, Medicina Analogica e Metamedicina
(Le Principali Teorie su Salute e Malattia)

Cenni di Storia e Filosofia dell'Oriente e dell'Occidente
(Dalle Origini ai Giorni Nostri)

Cenni di Storia delle Religioni
(Cristianesimo, Islamismo, Induismo, Buddismo, Shintoismo, Animismo)

Le principali Teorie sulla Comunicazione
(La Pragmatica della Comunicazione Umana)

Miti, Simboli e Archetipi
(La natura dell'Inconscio Collettivo e sue manifestazioni)

Formazione per Operatori/Insegnanti/Maestri di Reiki
Operatore Reiki di Primo Livello: 300 ore di didattica teorica e pratica

Operatore Reiki di Secondo Livello
Ulteriori 300 ore di didattica teorica e pratica


600 ore in totale

Operatore Reiki di Terzo Livello
Ulteriori 300 ore di didattica teorica e pratica

900 ore in totale

Operatore Reiki di Quarto Livello
Ulteriori 300 ore di didattica teorica e pratica

1200 ore in totale

Maestro di Reiki
Ulteriori 300 ore di didattica teorica e pratica

1500 ore in totale

Almeno il 50% della Formazione deve avvenire attraverso seminari e trattamenti di Reiki. Il restante 50% cosi' suddiviso 30% in seminari di Ayurveda, Costellazioni Familiari e Viaggio dell'Eroe (Miti, Simboli, Archetipi), 10% in altri seminari proposti dalla Citta' della Luce, 10% in altri seminari proposti dalle varie associazioni aderenti al circuito Conacreis e facenti parte della Scuola Olistica Nazionale.

Formazione in Ayurveda
Operatore Ayurveda di Primo Livello: 300 ore di didattica teorica e pratica

Operatore Ayurveda di Secondo Livello
Ulteriori 300 ore di didattica teorica e pratica

600 ore in totale

Operatore Ayurveda di Terzo Livello
Ulteriori 300 ore di didattica teorica e pratica

900 ore in totale

Operatore Ayurveda di Quarto Livello
Ulteriori 300 ore di didattica teorica e pratica

1200 ore in totale

Formatore di Ayurveda
Ulteriori 300 ore di didattica teorica e pratica

1500 ore in totale

Almeno il 50% della Formazione deve avvenire attraverso seminari e trattamenti di Ayurveda. Il restante 50% cosi' suddiviso 30% in seminari di Reiki, Costellazioni Familiari e Viaggio dell'Eroe (Miti, Simboli, Archetipi), 10% in altri seminari proposti dalla Citta' della Luce, 10% in altri seminari proposti dalle varie associazioni aderenti al circuito Conacreis e facenti parte della Scuola Olistica Nazionale.

Formazione in Costellazioni Spirituali, Familiari e Sistemiche

Consulente in Costellazioni Familiari

900 ore di didattica teorica e pratica

Facilitatore in Costellazioni Familiari
1200 ore di didattica teorica e pratica

Formatore in Costellazioni Familiari
1500 ore di didattica teorica e pratica

Almeno il 50% della Formazione deve avvenire attraverso seminari di Costellazioni Spirituali, Familiari e Sistemiche. Il restante 50% cosi' suddiviso 30% in seminari di Reiki, Ayurveda, Costellazioni Familiari e Viaggio dell'Eroe (Miti, Simboli, Archetipi), 10% in altri seminari proposti dalla Citta' della Luce, 10% in altri seminari proposti dalle varie associazioni aderenti al circuito Conacreis e facenti parte della Scuola Olistica Nazionale.
Nella Scuola della Citta' della Luce esiste un Metodo?
L'impostazione di base della Scuola Olistica della Citta' della Luce e' incentrata sulla Formazione Umana, prima che su quella professionale. A noi non interessa sfornare professionisti che non siano in grado di interagire secondo elevati principi di etica, di amore, di amicizia, di rispetto e di consapevolezza. Quindi alla base di ogni programma, di ogni motivazione e valutazione c'e' la formazione di Esseri Umani, in grado di sentire ed esprimere se stessi nella verita'. Nella Scuola della Citta' della Luce non vengono insegnate "tecniche" o "metodi", prima di tutto si ricerca la Verita' Interiore, e poi si cerca di esprimerla in vari modi.

Il Non-Metodo della Citta' della Luce


Consiste nella capacita' di riconoscere ed esprimere il proprio sentire, la propria verita' rispetto all'altro, scegliendo opportunamente la modalita' con cui esprimere tale verita'. Se dobbiamo definire un Metodo, allora diremo che noi crediamo fortemente in Reiki come base e fondamento del nostro lavoro di crescita. E crediamo fortemente nell'Approccio Fenomenologico, poiche' esclude da parte dell'operatore qualunque intervento di giudizio ed interpretazione. Il Metodo consiste nel studiare, nell'apprendere, nel fare esperienza, nel conoscere il corpo e lo spirito dell'essere umano, nel seguire i principi del comprendere e del sostenere l'altro senza interferire nel suo percorso evolutivo, dell'aiutare senza deresponsabilizzare.
Come fa uno studente a comporre il Piano di Studi?
All'interno della Scuola Olistica della Citta' della Luce esistono decine di corsi. Durante il primo anno, orientativo, e' possibile fare esperienza di Reiki e Ayurveda e Costellazioni Familiari, che sono i tre principali rami della formazione. Al secondo anno e' possibile decidere verso quale disciplina orientarsi, e quindi la prevalenza delle ore.
Perche' nella Scuola Olistica ci sono 8 aree di lavoro?

Le otto aree di lavoro indicate e cioe'

* Salute naturale
* Lavoro sul corpo
* Lavoro sulle energie
* Crescita umana e trasformazione
* Ricerca interiore e spirituale
* Arte terapia
* Educazione/Cultura globale
* Comunicazione/Relazione/Counseling

rappresentano i vari tipi di intelligenza che ogni essere umano possiede.

Howard Gardner, professore di psicologia all'Universita' di Harvard e insegnante di neurologia alla School of Medicine dell'Univerita' di Boston, ha scoperto l'esistenza di otto diversi tipi di intelligenze, sei in piu' rispetto a quelle analizzate dai test standard per la valutazione del Q.I.
La definizione standard di intelligenza ed il test standard normalmente utilizzato riguardano solo due tipologie di intelligenza: quella linguistica-verbale e quella logico-matematica, che sono molto importanti quando andiamo a scuola e dobbiamo imparare a leggere e a scrivere o a fare calcoli.

Ma esistono almeno altre sei tipologie di intelligenza:

* quella ritmica e musicale, che ci consente di comprendere la musica, di sentirla ed eseguirla
* quella visiva e spaziale, che consiste nell'abilita' di relazionarsi con ampi spazi come fa un pilota o un navigatore, o con spazi locali, come fanno uno scultore, un architetto o un arredatore di interni
* L'intelligenza cinestesica e corporea, che e' l'intelligenza del ballerino, dell'atleta, dell'artigiano, dell'attore;
* Esistono poi due tipi di intelligenza personale, che consiste nella comprensione delle altre persone, come esse lavorano, come motivarle, come andare d'accordo con loro;
* l'intelligenza interpersonale consiste nella comprensione di se stessi, di chi si e', di cosa si cerca di raggiungere, di quello che si puo' fare per realizzarsi ed avere successo nella propria vita.
* L' intelligenza naturalistica, che consiste nella capacita' di entrare in sintonia con gli esseri viventi e con l'ecosistema, con le piante, con gli animali, e con tutto cio' che esiste in natura

Tutti noi possediamo queste intelligenze, non esistono due persone che abbiano esattamente la stessa combinazione di intelligenze. Qualcuno e' piu' forte nell'intelligenza linguistica, qualcuno in quella spaziale. Anche il modo in cui combiniamo le intelligenze o non le combiniamo e' differente fra le persone, e qui entrano in gioco le implicazioni educazionali.

Riassumendo, ecco le varie intelligenze

* linguistico-verbale: pensare con le parole e riflettere su di esse;
* logico-matematica: pensare con i numeri e riflettere sulle loro relazioni;
* visivo-spaziale: pensare con immagini visive e fare elaborazioni su di esse;
* ritmico-musicale: pensare con e sulla musica;
* corporea-cinestetica: pensare con e sui movimenti e i gesti;
* naturalistica: pensare alle piante, agli animali, alle rocce e a tutti i fenomeni naturali;
* interpersonale: avere successo nelle relazioni con gli altri;
* intrapersonale: riflettere sui propri sentimenti, umori e stati mentali.

La Scuola di Formazione per Operatore Olistico, coprendo tutte le aree dell'intelligenza, puo' aiutare a conoscersi meglio, a comprendere in cosa si e' naturalmente portati, e quindi a scegliere una o piu' aree di lavoro consona alle proprie capacita' ed inclinazioni.

Vi auguriamo un Buon Viaggio nella Vostra Vita

Lo Staff della Citta' della Luce

martedì 2 marzo 2010

Hodos: Newsletter Marzo 2010.

Amici, vi invito ad approfondire le tematiche psicosintetiche attraverso la mia nuova rubrica sul portale www.riflessioni.it.
Un saluto psicosintetico a tutti
Fabio Guidi


Primavera 2010
Gruppi di Psicosintesi

I Gruppi di Psicosintesi costituiscono l'attività di base del lavoro che facciamo nella Comunità di Hodos, in quanto strumento potente di osservazione e studio di sé. I prossimi seguono il seguente calendario:

mese giorni

marzo 20-21
aprile 24-25
maggio 22-23
giugno 26-27

I Gruppi , vere e proprie immersioni nel lavoro psicosintetico, intendono offrire una reale concreta «esperienza» della Psicosintesi e non una semplice informazione teorica, che spesso costituisce l'alibi migliore per non lavorare veramente su di sé.
All'interno di questi gruppi sono utilizzati dramma-tizzazioni, esercizi bioenergetici, meditazioni e diverse altre tecniche di lavoro individuale, di coppia o di gruppo, mantenendo sempre l'attenzione su ciò che avviene 'qui e ora'. Segue l'elaborazione del materiale emerso secondo la prospettiva psicosintetica.
Si ricorda che il numero dei partecipanti è limitato
e che è pertanto consigliabile, se interessati,
prenotare per tempo. Maggiori informazioni possono essere richieste tramite e-mail.

Oltre la psicoanalisi e la psicosintesi: la psicologia dei Buddha
Osho Rajneesh

Il seguente brano è senz'altro un po' frettoloso nella descrizione della Psicosintesi e, in realtà, il lavoro meditativo di cui parla Osho è possibile solo dopo un'adeguata opera di "psicosintesi". Come sempre, comunque, Osho offre degli interessanti spunti di riflessione.

«Sigmund Freud ha introdotto nel mondo la psicoanalisi, le cui radici sono nell'analisi della mente; è confinata a questa e non ne esce di un millimetro. Al contrario, vi scende in profondità, ne esplora i livelli nascosti fino all'inconscio, per scoprire modi e mezzi che permettano alla mente umana di essere quanto meno normale.
L’obiettivo della psicoanalisi freudiana non è granché: mantenere la gente normale. Ma la normalità non è sufficiente. Il semplice essere normali non ha alcun rilievo: è la routine consueta, la tua capacità di affrontare la vita. Non ne ricavi alcun significato, alcun senso; non ti fa intuire la realtà delle cose, né ti porta oltre il tempo e la morte. Al massimo, è un utile stratagemma per chi è diventato così anormale da non riuscire più ad affrontare la vita di ogni giorno; per chi non riesce a convivere con le persone, a lavorare, per chi ha perso la bussola.
La psicoterapia ricompone le cose in una certa misura ma, bada bene, non ti dà integrità, bensì un semplice riassestamento. Lega tutto in un fagotto, lasciando le persone frammentarie. In loro non si cristallizza alcunché, non nasce un'anima. Sono solo meno infelici, meno disperate. In un certo senso è pericolosa per la crescita interiore, perché quest'ultima accade solo in presenza di un divino scontento. Solo quando sei completamente insoddisfatto della realtà così come ti si presenta, puoi cominciare la ricerca; solo in quel caso ti elevi, ti sforzi di uscire dal fango.
Assagioli si è spostato all'altro estremo: notando il fallimento della psicoanalisi, ha creato la psicosintesi. Anziché sull'analisi, pone l'accento sulla sintesi.
La psicologia dei Buddha non è né analisi né sintesi: è trascendenza, è andare al di là della mente. Non si tratta di un lavoro all'interno della mente, ma di qualcosa che ti porta fuori da essa. È il significato esatto della parola «estasi»: uscire fuori. Quando sei in grado di uscire dalla tua mente, creando una distanza tra essa e il tuo essere, hai fatto il primo passo della psicologia dei Buddha. E si verifica un miracolo: quando sei fuori dalla mente, tutti i suoi problemi scompaiono, perché la mente stessa scompare; perde la sua presa su di te.
La psicoanalisi impiega anni, ma l'uomo resta lo stesso. È un rinnovare la vecchia struttura, dando una sistematina qua e là; si passa una mano di vernice sulla vecchia casa, che però resta la stessa: niente è cambiato radicalmente. La consapevolezza dell’uomo non è cambiata.
La psicologia dei Buddha non opera all’interno della mente. Non è interessata ad analizzare o sintetizzare. Ti aiuta semplicemente ad uscire dalla mente, in modo che tu possa dare uno sguardo dall’esterno. E quello stesso sguardo è una trasformazione. Non appena riesci a guardare la tua mente come un oggetto, te ne distacchi, ti disidentifichi.
Freud Parla di analisi, Assagioli di sintesi. I Buddha hanno sempre parlato di meditazione, di consapevolezza. Meditazione, consapevolezza, osservazione, presenza attenta, essere un testimone: queste sono le caratteristiche peculiari della terza psicologia.
Non è necessario nessun psicoanalista. Puoi farlo da solo; in realtà, devi farlo da solo. Non è necessario avere istruzioni, è un processo semplice, se lo fai; se non lo fai, sembra molto complicato. Persino la parola «meditazione» spaventa molte persone. Pensano che sia qualcosa di molto difficile, complesso, arduo. Certo, se non la fai è ardua e difficile.
Sii più consapevole della mente. Diventandone consapevole, ti accorgerai di non essere la mente, e questo è solo l'inizio della rivoluzione. Hai cominciato a fluire a livelli sempre più elevati; non sei più ancorato alla mente. La mente funziona come un macigno, ti tiene in basso.
Pertanto, non è importante analizzare o sintetizzare; bensì, semplicemente, divenire consapevoli. Ecco perché in Oriente non abbiamo sviluppato alcuna psicoterapia, come quella freudiana, junghiana, adleriana... Oggigiorno ce ne sono tantissime sul mercato.
Non abbiamo creato alcuna psicoterapia perché sappiamo che le psicoterapie non sono in grado di guarire. Possono aiutarti ad accettare le tue ferite, ma non possono guarire. La guarigione arriva quando non sei più attaccato alla mente. Quando ne sei distaccato, privo di identificazioni e slegato, quando la schiavitù è finita, la guarigione accade. La trascendenza è terapia vera, ma non è solo psicoterapia. Non è un fenomeno limitato alla tua psicologia, è molto di più. È spirituale. Ti guarisce nel tuo stesso essere. La mente è solo la tua circonferenza, non il tuo centro.
L'Oriente ha sviluppato tecniche meditative. L'Occidente non ha sviluppato tecniche meditative, ma ha creato le psicoterapie. Se vogliamo che la mentalità occidentale si interessi alle tecniche di meditazione, e che quella orientale si avvicini a quella occidentale, deve avvenire una sorta di scambio. Non ci deve essere solo l'Oriente: va incluso anche qualcosa dell'evoluzione occidentale. E io trovo che queste terapie siano d'immenso aiuto. Non possono spingersi molto lontano ma, per quello che possono fare, vanno bene: laddove si arrestano, può subentrare la meditazione. La mentalità occidentale deve però avvertire che nell'incontro, nella fusione, è stato incluso qualcosa della propria evoluzione. Non deve essere qualcosa di unilaterale. E le psicoterapie sono importanti; non possono fare del male, ma solo aiutare. Io le ho usate con grande successo. Hanno aiutato le persone a pulire il proprio essere, preparandole a entrare nel tempio della meditazione.
Perciò la mente deve essere portata via, e la meditazione è esattamente questo: uno stato di nonmente. E portare via la mente e darti l'opportunità di vedere non il riflesso del tesoro del tuo essere, ma il tesoro in sé.»

lunedì 1 marzo 2010

Storia del fenomeno comunitario:...e poi è arrivata la New Age!

Per parlare della New Age dobbiamo mantenere un “filo diretto” con gli anni ’60, «che videro il più significativo ritorno alla spiritualità interiore che abbia avuto luogo durante la modernità».
La controcultura che si sviluppò allora, come spiega magistralmente l’antropologo americano Paul Heelas, ha seguito tre principali orientamenti:

«quello diretto a modificare la società dominante (per esempio gli attivisti politici impegnati in dimostrazioni per i diritti civili o contro la guerra in Vietam); quello deciso a rifiutare le regole della società per vivere una vita edonistica (il mondo “decadente” del “sex, drugs and rock & roll”); e quello orientato a trovare modi di vita che permettessero di sviluppare il sé autentico (per esempio compiendo “il viaggio verso l’Oriente”)» (Paul Heelas, La new age, Editori Riuniti, Roma, 1999, p. 62).

Sull’humus di quest’ultimo filone, ha potuto germogliare l’immaginario di una prossima “età dell’acquario”, anche connotato, successivamente, con l’espressione New Age.
Oggi il fenomeno New Age viene spesso stigmatizzato come vacuo e commerciale.
In molti, però, sono convinti che abbia una potente carica modernizzatrice e di “sprovincializzazione del sacro”.
Heelas definisce la New Age «un eclettico calderone di credenze, pratiche e modi di vita».

«Rientrano nel quadro il buddismo esoterico e mistico, il cristianesimo, l’induismo, l’islam [in particolare nella sua versione sufi] e il taoismo, e a questi si aggiungono elementi tratti da insegnamenti “pagani” tra i quali quelli di origine celtica, druidica, maya e degli indiani d’america. Una gamma fin troppo ampia di pratiche: ne fanno parte le meditazioni zen, i rituali wicca, seminari intensivi di illuminazione, corsi di management, attività sciamaniche, terapie spirituali, forme di pensiero positivo» (Ivi, p. 9).

Si potrebbe dire ancora molto. Lo stesso Heelas fa riferimento anche alla pratica del channeling (attività medianica), a tecniche meditative di origine disparata e all’utilizzo di cristalli.
Si potrebbe ancora citare una lista interminabile di massaggi e terapie olistiche di ogni ordine e grado.
Parlare della New Age nei termini di un movimento composito e sincretico, non le rende quasi giustizia.
Sembrerebbe essere ancora di più…

«La New Age trova la sua sede nell’ashram (comunità spirituale) ma anche nell’ufficio di un agente di borsa. Si può contrapporre lo stile di vita di Shirley MacLaine [che propugna la “santificazione del capitalismo”] a quello dei Brew-crew, animati da un rifiuto radicale del mondo, che vivono un ostentato squallore e utilizzano la birra come mezzo per la loro trasformazione spirituale» (Ivi, p. 10).

Tuttavia, pur in questa grande eterogeneità, Heelas segnala un importante comun denominatore: “la sacralità del sé”, dunque la valorizzazione di ogni contatto con la propria spiritualità nascosta.
Un fenomeno così composito non può non avere anche un’anima comunitaria; luoghi dove, attraverso il continuo relazionarsi con il proprio prossimo — dunque con tanti “specchi” (in una prospettiva, un po’ morettina, del “siamo diversi e siamo uguali”) ― la sacralità del sé possa essere percepita e nutrita in maniera più profonda.
Sono due importanti “avanguardie New Age” Findhorn Foundation in Scozia ed Auroville nel sud dell’India, fondate, rispettivamente, nel 1962 e nel 1968 che rappresentano, oggi, due tra le più importanti realtà del Global Ecovillage Network (GEN).

Per una introduzione generale alla storia del pensiero comunitario ed altri articoli di approfondimento, clicca qui!